Il nostro BC 610 E dopo molti
anni di parcheggio era tornato a trasmettere di nuovo, ma dopo una
giornata di esibizioni nella manifestazione di Piana delle Orme, a
Latina, aveva accusato un malore, evidenziando un filo di fumo che
proveniva dal suo interno!
Riportato in sezione, a Frosinone, ci siamo presi qualche
settimana di riposo prima di incominciare ad esaminarlo.
Poi,
speravamo si trattasse di un condensatore in corto o qualcosa del
genere. Invece le osservazioni ci hanno mostrato qualcosa di più
grave:
un trasformatore di alimentazione (T1) con le spire in corto circuito.
fig.1 Il trasformatore
T1 presenta alcune spire del primario in cortocircuito
Tale trasformatore possiede 3
secondari:
500V+500V per la produzione della
tensione
negativa. La tensione negativa serve a polarizzare le valvole finali e
ad alimentare le prime due valvole di BF.
5V per
la raddrizzatrice di tale tensione,
2.5V per i filamenti delle
prime due valvole dell'amplificatore di BF.
Il traformatore è immerso in resina nera. Difficilissimo
svorgerlo e
riavvolgerlo artigianalmente, anche perché il primario si trova sotto
gli altri avvolgimenti.
Abbiamo riflettuto a lungo su che cosa fare:
-Farlo ricostruire da qualche avvolgitore (ma ormai nessuno fa più
questo lavoro!)
-Affidarci alla nostra pazienza (avremmo senzaltro esaurito le nostre
riserve!)
-strade
alternative. Abbiamo trovato in internet un altro trasformatore del
bc610 (il T5) avente solo il secondario dell'alta tensione. Può
andare.
Possiamo aggiungere un trasformatore per 2,5 volt e usare i dodi al
posto della raddrizzatrice.
Dopo aver ordinato il trasformatore di
cui sopra è comparso proprio il trasformatore T1 presso lo
stesso
rivenditore. Siamo arrivati all'accordo che ci avrebbe spedito tutti e
due i trasformatori pagando una sola spedizione (dall'Italia)!
Il
prezzo totale non è stato esagerato, per il semplice motivo che i
trasformatori funzionanti a 115Volt non sono molto
ricercati dagli audiofili valvolari.
Abbiamo considerato un
vero colpo di FORTUNA l'aver trovato il trasformatore
originale ,
cosa che ci ha permesso di risolvere nel modo migliore il problema.
fig.2 Il trasformatore T5 e il trasformatore T1
Appena arrivato, le prove effettuate ci hanno permesso di constatare
che il trasformatore era perfettamente funzionante.
La sostitituzione è avvenuta senza grosse difficoltà e
abbiamo
cominciato a rimontare il tutto.
Erano passati circa tre mesi dall'inizio della riparazione.
A questo punto la fortuna, però, ha incominciato a girare la faccia.
Due persone coinvolte nel lavoro hanno avuto, quasi contemporaneamente,
seri problemi di salute.
Più di un mese l'hanno dovuto passare in ospedale, e altri mesi ancora
per la convalescenza.
FORTUNATAMENTE anche per loro i problemi si sono risolti. (da notare
che i due radioamatori sono pressoché coetanei del BC610!)
Dopo
parecchi mesi abbiamo ripreso il lavoro, utilizzando solo il sabato
pomeriggio, contemporaneamente all'apertura della sezione.
Avevamo
smontato i diversi piani, per poter lavorare con più
facilità ed
eliminare anche qualche altro problemino che avevamo notato.
Le valvole erano state rimosse ed incartate con
abbondante protezione onde evitare frittate.
Abbiamo
lavorato intorno al relay che ci aveva dato problemi
ed
abbiamo effettuato una migliore realizzazione delle
resistenze
che sostituiscono il reostato R11 (2.5K
100W) .
Avevamo
pensato che i due condensatori elettrolitici (C21 e C20)
potessero essere stati la causa del danno
sul
trasformatore.
Abbiamo misurato la corrente di perdita applicando
loro una tensione fino a 600V e inviando su di essi l'aria
calda del fono. Sotto tortura si sono sempre dichiarati
innocenti
per cui li abbiamo rimessi al loro posto.
Dopo circa un anno dall'inizio della riparazione il lavoro
era praticamente terminato.
fig,3 Principali punti
di intervento
Abbiamo
fatto le prove con cautela assicurandoci prima di tuutto
che le tensioni negative fossero quelle previste e poi
provando
tutte le altre funzioni.
Tranne piccoli errori tutto è andato abbastanza liscio.
Durante questo tempo è stata effettuata anche una modifica sul VFO.
Avevamo usato in precedenza il DDS di Nuova Elettronica ma
risultava un po' ingombrante e scomodo da usare.
Abbiamo
realizzato un nuovo VFO basato sul DDS AD9851,
economico (circa 10 Euro su
Ebay) e meno valido, ma sufficiente per questo scopo.
fig.4 dds con AD9851
La
gestione è stata effettuata con quattro pulsantini e un display da due
righe. Il software, realizzato appositamente, è contenuto in
un
semplice pic 16F628A utilizzante il clock interno.
fig.5 la scatola del dds
con display e quattro pulsantini alimentato dai 6.3V dei filamenti
Il
tutto è stato messo in una scatola dalle dimensioni simili
ad
una
unita TU , andando ad occupare uno dei tre alloggiamenti. Dopo un anno e mezzo circa abbiamo potuto effettuare di
nuovo qualche QSO di prova con ottimi risultati.
MA...
Mentre si ricercava la sistemazione migliore per alcuni cavetti il
diavolo ci ha messo la coda.
fig.6 La coda
del diavolo e la valvola TH100
La
coda del diavolo ha preso la forma di uno spezzone di cavo RG8
terminante con spina Amphenol penzolante dietro l'apparato aperto.
Oscillando, tale cavo è andato a sbattere con la parte metallica
proprio sul pin laterale della valvola TH100.
Sembrava non essere successo nulla, ma alla successiva accensione la
valvola appariva con il filamento spento.
Non
c'è voluto molto a rendersi conto che il vetro si era
lievemente
incrinato in corrispondenza del piedino e l'aria era entrata nel bulbo.
Questo proprio non ci voleva quando tutto era stato rimesso a posto!
La valvola rotta è una delle due valvole finali della bassa frequenza.
Su
internet se ne vedono parecchie ma a prezzi decisamente alti.
Questo è dovuto al fatto che gli audiofili le hanno scoperte,
considerandole adatte per il
loro divertimento!
Alla
fiera di Latina ne abbiamo trovata una, ma
alla prova si è rivelata non idonea. Il filamento si accendeva
ma applicando la tensione anodica (2000 V) si aveva
una
scarica di colore azzurro che faceva intervenire la protezione (
anche con -300V sulla griglia!). Fortunatamente, come era nei
patti, il venditore
se l'è ripresa.
Questo ci ha reso ancora più guardinghi.
fig.7 Le valvole
acquistate su Ebay
Dopo
parecchi mesi di osservazione e di riflessione abbiamo deciso
di
rischiare su una coppia di valvole fornite da un venditore tedesco. Il
prezzo, consistente, lo abbiamo diviso fra cinque ...contribuenti!
Abbiamo provato la prima valvola con molta precauzione e
lasciando sempre inserita la resistenza di protezione.
Inizialmente
era presente anche qui un po' di luce azzurrina. tuttavia con il
passare
del tempo tale luce si è via via attenuata fino a scomparire.
Abbiamo lavorato con tensione molto negativa sulla griglia riducendo a
poco a poco tale valore.
Dopo parecchio tempo abbiamo effettuato la prova nelle condizioni di
lavoro (senza protezione) e la valvola ha retto!
Fiduciosi
abbiamo provato anche la seconda valvola, ma, forse perché siamo stati
meno prudenti o forse per altro motivo, abbiamo assisistito
anche
in questo caso all'innesco di una scarica che che ci ha fatto desistere
dal suo utilizzo.
La prima valvola continua a lavorare bene, ma destando una certa
inquietudine.
Ultimamente
abbiamo effettuato un qso con radioamatori I1 e I2
sui 40
metri, verso le 17, con propagazione non ottimale e ci hanno dato buoni
rapporti soprattutto per quanto riguarda la qualità della
modulazione
(nel nostro caso questa espressione ha il suo significato vero!).
Noi
uscivamo in AM ma venivamo ricevuti in SSB. In tali condizioni con la
nostra portante di 300W il segnale utile poteva essere al massimo di
75W. Probabilmente ne avevamo 25 o 30, ciononostante siamo riusciti
a farci ascoltare.
Contiamo di effettuare dei qso in AM nel qual caso il nostro
trasmettitore potrà maggiormente farsi onore.
CONCLUSIONE
Il lavoro intorno al BC610 è durato, anche per le vicende
non
radioamatoriali, circa due anni.
Ci
siamo a volte divertiti , a volte arrabbiati. Abbiamo comunque imparato
molto su come venivano costruiti i trasmettitori negli anni 40 del
secolo scorso.
Il BC610 appare come una macchina robustissima costruita senza
economie.
E' stato costruito in molte migliaia di esemplari e certamente ha
svolto un ruolo importante nel secondo conflitto mondiale.
Può
ancora lavorare con onore ma chiaramente non può competere con gli
attuali apparecchi, anche economici. E' passato quasi un secolo!
Comunque
lavorando intorno ad esso abbiamo avvertito, come radioamatori, un
fascino profondo che non si prova davanti ai recenti apparati
che il
commercio mette a nostra disposizione.